martedì 26 giugno 1990

GREECE '90 - "Touching the Ground at Greece '90"

PROLOGO - Lunedì, 26 giugno 1990
Luogo: Patrasso
Chilometri percorsi parziali/totali: 21/21 km
DUE SGORBI SONNOLENTI E DERFORMATI DA UNA "COMODA" NOTTE PASSATA SUL PONTE DELLA "EGNATIA", APPRODANO NELL’ARIDA E CALDISSIMA TERRA GRECA, CARICHI DI ENERGIA, ENTUSIASMO E VOGLIA DI AVVENTURA. IN UNA PATRASSO INDUSTRIALE FANNO LE PRIME, POCO TRAUMATICHE, ESPERIENZE CON I PREZZI DEGLI ALIMENTARI
CRONACA Che notte infernale… abbiamo passato le ultime ore rannicchiati come lombrichi sul ponte del traghetto che da Brindisi ci sta accompagnando a Patrasso. Erano i posti più economici, ma anche per questo i più scomodi. E pensare che dopo aver lasciato il porto della città pugliese, caldissima e deserta, credevamo di aver abbandonato quel senso di noia che ci aveva attanagliato il giorno precedente. Invece le ultime 15 lunghissime ed interminabili ore in mare non permettevano di esprimere quell’entusiasmo che ci eravamo ripromessi prima della partenza. La parziale dieta forzata, a causa di prezzi allucinanti del cibo, non poteva far altro che aggravare il sentimento di demoralizzazione. All’improvviso scorgiamo all’orizzonte, in mezzo al blu del Mar Ionio, una sagoma….TERRA!! L’entusiasmo si riaccende all'istante... "Siamo arrivati!!", urliamo pieni di gioia, "siamo a Patrasso!!"…. "Ehm, scusate", ci dice una signora di mezz’età che aveva assistito alla nostra Danza della Gioia, e con una azzardata ma inutile sensibilità continua: "veramente siamo solo a Igumenitsa. Per Patrasso ci vuole ancora un po’…!"… …braccia a penzoloni, bocca aperta, sguardo nel vuoto… Pazienza, dopo altre interminabili ore in cui vediamo scendere gente felice che è arrivata a destinazione, si sente l’altoparlante gracchiare qualcosa di incomprensibile,… ad eccezione di una parola: Pàtra, Patrasso… Con quattro ore di anticipo sull’orario previsto tocchiamo infine la tanto agognata terra greca, terra di mitologia, territorio impregnato di storia e luogo di origine della filosofia occidentale. Un sogno si sta realizzando… Cerchiamo al volo un campeggio nel nostro Manuale del Touring Club e la selezione si basa sulle stelline di valutazione, sulla posizione vicino al mare, ma soprattutto sul prezzo. La scelta cade sull’EOT, l'Ente Nazionale Ellenico per il Turismo, distante solo una ventina di chilometri dal porto. La preferenza si rileva mediocre all’interno delle già non esaltanti aspettative: posti decenti sotto al sole, self-service abbastanza sufficiente, presenza di un supermercato (mai aperto!),… ma intanto ci dobbiamo solo dormire una notte. Scegliamo la nostra piazzola, montiamo la tenda utilizzando la nostra esperienza - pari a zero assoluto - e in SOLE due ore e mezza siamo riusciti a dare alla tenda canadese una forma simile a quella illustrata nelle spiegazioni. C’è una strana curvatura al centro della costruzione, sintomatico segno di effettiva instabilità…chiudiamo un occhio e siccome è ancora pomeriggio, ci concediamo un rigenerante bagno nel fantastico mare greco: acqua trasparente e fresca…stupendo!! Quando usciamo il sole inizia a calare. Così decidiamo di andare di corsa a fare un sopralluogo a Patrasso in bici, così, tanto per scaldarci i muscoli ed acquistare gli alimenti di prim’ordine. Patrasso, è il classico centro abitato semi industriale di stampo marittimo, senza fascino né curiosità, l’ultimo posto in cui un turista sceglierebbe di passare le vacanze. Il sole, nonostante in fase di tramonto, è ancora cocente, il copertone riporta nel suo ronzio costante la fatica di movimento nell’asfalto caldo. E’ lunedì pomeriggio, gli alimentari non sono aperti e molti super mercatini stanno chiudendo. Scorgiamo un negozietto intento a ritirare i banchi di frutta esposti sul marciapiede. Riusciamo a suscitare pietà, causa forse il nostro aspetto da immigrati sbarcati, e ci viene concesso un ultimo giro tra gli scafali: pane, marmellata, caffè solubile, ecc… Affrontiamo le prime e solite difficoltà di valuta e rientriamo alla base. Sfruttiamo subito il self-service regalandoci una cenetta leggera ed economica e ci prepariamo a seguire,a distanza, la nostra nazionale impegnata negli ottavi di finale: Italia-Uruguay. Grande partita, conclusa 2-0 grazie ai magnifici gol di Schillaci e Serena. COMMENTI Siamo inclini a non realizzare ancora il fatto di essere in Grecia, a 16/17 anni… in giro in bicicletta…da soli!! Tutti e due siamo proiettati verso la prima tappa ed il tragitto che dobbiamo compiere. Abbiamo già incontrato le prime piccole difficoltà connesse al campeggio ed i primi problemi di lingua. È ancora presto per dare un giudizio complessivo. Nel frattempo ci lasciamo assorbire dalla realtà diversa in cui ci troviamo.

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