Arriva il giorno della partenza: carichiamo la macchina e via in direzione Düsseldorf.
In serata – e dopo mille soste e altrettante code (le “Staus” - in tedesco – sono inevitabili) giungiamo all’aeroporto, ma dato che la partenza è alle 4.35 del mattino, decidiamo di dormire in macchina - parcheggiata nell’autosilo dell’aeroporto - come due barboni. Dimentichiamo però che a motore spento e a Marzo in Germania fa ancora decisamente freddo, quindi la notte passa battendo i denti; ma poco importa, intanto in poche ore saremo baciati da un sole caldo.
Al check-in mi lascio trascinare dal Tour Operator e dalla gente che dovrebbe partire con noi perché non sono abituato ai viaggi di gruppo. E non sono nemmeno abituato agli orari sfasati dei charter, che partono con 2-3 ore di ritardo senza un vero motivo. Pazienza, voglio avere un atteggiamento positivo, quindi mi adeguo.
3 ore dopo il decollo atterriamo
all’aeroporto di Sharm, una semplice colata di asfalto in mezzo al nulla
desertico con un capannone che lo affianca. All’uscita ci attende la nostra
“hostess” e per la prima volta comprendo cosa significa il termine “hotel con FORMULA
ROULETTE” sulle brochure di viaggio: tu credi di andare nell’albergo
specifico indicato nella brochure e sulla base del quale hai scelto quella meta, ma in realtà finirai in un altro hotel senza
sapere però quale sia ne dove si trovi…come la roulette russa, giri il tamburo
e non sai cosa ti aspetta quando schiacci il grilletto. Per nostra fortuna la
destinazione che ci viene assegnata, essendo gli ultimi della coda, è l’Holiday
Inn, dicono “di classe superiore” rispetto alla categoria della nostra prenotazione. Bene,
notizia positiva....
Una precisazione va fatta: essendo partiti
con un tour operator tedesco, ovviamente tutti i compagni di viaggio nonché le
hostess del tour operator sono tedesche o parlano solo tedesco…per l’immensa
gioia di Elena che non capisce nulla della lingua.
Dopo un brevissimo viaggio in bus arriviamo all’albergo: ci troviamo in realtà vicino a Naama Bay , e più precisamente a ridosso di Shark's Bay. Per la mia limitata esperienza alberghiera e di resort (io navigavo ancora a
ostelli e campeggi) il luogo sembra molto curato e bello, forse anche troppo sfarzoso per le mie abitudini. Ci informano su un
briefing da fare per la presentazione della struttura, ma sapendo che Elena non
capisce la lingua e che a me non interessano le attività di animazione,
bypassiamo il briefing e ci dirigiamo direttamente in camera, una villetta graziosa tutta
nostra, enorme e con terrazzo vista mare…altro che upgrading, questo è un posto magico!!!
Importante da ricordare: il fatto di aver snobbato
il briefing si rileverà essere stata un'enorme imprudenza….
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